Storie

Primavera o fine inverno?

E’ arrivata, ha bussato alla porta un mese fa; ma ancora si muove con timidezza nelle nostre giornate dal clima variabile. S’insinua sotto una coperta di erba, violette e margherite; tra gli steli di piante ed erbacce che ne accompagnano l’arrivo aiutandola ad infilarsi tra le pieghe del tardo inverno…Erica, Rabarbaro, Ortica, Tarassaco, Romice, Piantaggine, Papavero, Crespigno, Lavanda, Asparagi….colori e sapori svegliano i sensi ormai pronti a godere dell’aria aperta; assaggiamone, quindi, i sapori

erica-foto-600x398.jpgL’ERICA è una spiga di colore nei prati invernali, una pennellata rosa verde e rosa che tinge il freddo. E’ una distesa d’erba in scozia, dove fermarsi ad ammirare un cottage antico immaginando battaglie e cornamuse. E’ un canto in gaelico, il suono di una leggenda celtica che sa d’avventura e stragoneria, è un accompagnamento ideale a perle di formaggio gustate in una giornata fredda, ma limpida e soleggiata.

LA MARGHERITA è una corolla d’allegria che ricorda il sole, il gioco di un ragazzino innamorato, la consigliera di un dubbio, il migliore tocco d’originalità e colore in una vellutata di ortiche.

LA VIOLETTA

E’ un prato di primavera che nasce, simboleggia modestia, onestà e pudore. E’ dolcezza antica d’epoca liberty e si scioglie nelle parole arrotolate del francese. Il suo profumo intenso si concentra in acque delicate dai molteplici usi, non solo cosmetici, ma anche nelle ricette piu’ sopraffine

E con esse tutte le altre trovano spazio in tanti momenti della nosta giornata, dalla passeggiata di piacere alla tisana, dal ricordo di antiche tradizioni e giochi ai rimedi della nonna, dai profumi alle bevande, passando per la cucina, dall’antipasto al dolce.

Il Romice

E’ una delle tante erbe vagabonde che popolano i nostri prati e ne esistono molte varietà. Il nome romice deriva dalla forma degli arbusti…lance in mezzo ai prati (dal latino rumex, cioè lancia). Le radici sono utilizzate per tinture naturali e sono ricche di ferro. Le varietà utilizzate in cucina sono l’acetosella (con aspetto spinoso e tipico retrogusto d’aceto e, per questo, adatta per gustose insalate dal sapore deciso) e il rumex crispus (romice crespo), dal sapore piu’ delicato e, quindi, meglio utilizzato in cucina. Perfetto per una frittata di primavera, come le vitalbe. Attenzione a non confondere le piante commestibili con quelle del rumex officinalis, non adatto ad uso alimentare!

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Il Rabarbaro

Le erbe spontanee sono davvero una grande risorsa, ma vanno raccolte con attenzione e solo con la dovuta esperienza, il rabarbaro è un ingrediente inconsueto al giorno d’oggi, ma molto buono per preparare dolci e marmellate. Non tutta la pianta però è commestibile, le foglie, infatti, sono tossiche. Le uniche parti utilizzabili sono le radici e i gambi (che vanno raccolti sono quando sono rossi), quindi attenzione!

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