Sono un morso di buon umore, una giornata di sole e brezza…sono gusto di dolcezza!
Sulle tavole dell’antica Roma questo frutto compariva per le feste in onore di Adone. La leggenda narra che, quando Adone morì, Venere pianse copiose lacrime, che, una volta a terra, si trasformarono in piccoli cuori rossi: le fragole.
Il nome scientifico è Fragraria e deriva dal vocabolo latino fragrans (fragrante), proprio in virtù dell’aroma intenso sprigionato dai suoi frutti, soprattutto quelli che crescono spontanei nei boschi. La fioritura può avvenire in diverse stagioni, secondo le specie e le varietà.
Ricche di vitamina C, fosforo e minerali (calcio, ferro, magnesio), sono il frutto dalla mille virtu’: drenante, diuretica, depurativa, lassativa, antiplacca. In pochi sanno che la fragola, grazie alla presenza di xilitolo è amica anche dei denti e nemica dell’artite…è sufficinete condire il frutto con zucchero e vino rosso (o limone) e il successo contro i dolori è assicurato! Mal che vada ci saremo consolati con una dolce toccasana per il palato e l’umore a basso contenuto calorico! Che sia al naturale o lievemente zuccherata, intera, frullata o schiacciata, la fragola è salutare, salvo i casi di allergia, e utile anche dal punto di vista estetico; insomma sa rendere belli dentro e fuori!
Le fragole, infatti, possono essere utilizzate anche come rimedi naturali di bellezza contro le scottature solari e per impacchi nutrienti, rassodanti e rivitalizzanti per viso e corpo, o ancora per maschere emollienti capaci di prevenire le rughe e latte detergente astringente per pelli grasse. Ma addentriamoci un pò nel magico mondo della “fragola cosmetica”:
Contro le scottature è sufficiente schiacciarne la polpa, applicarla sulla parte interessata e avere la pazienza di lasciarla agire per un paio d’ore…un pò lungo il tempo, ma le cose migliori, si sa, richiedono pazienza!
Per una maschera nutriente, invece, è necessartio mescolare la polpa della fragola con una “dose” di panna o miele fino ad ottenere una crema che va applicata sulla pelle per 20 minuti e poi risciacquata.
Contro la couperose, infine, si possono utilizzare le foglie, particolarmente adatte per impacchi rinfrescanti.
Le foglie giovani, oltre che contro la couperose, sono un alleato anche in cucina dove si prestano a ricette insolite nella preparazione di minestre di riso, o per sostituire gli spinaci, dando alle pietanze caratteri rinfrescanti. In Cina sono invece utilizzate per preparare un tè particolarmente aromatico e squisito, caratteristico nel colore.
Che siano usate in cucina o in sedute di bellezza, un importante consiglio dell’esperto è: non metterle a bagno, meglio invece lavarle frettolosamente sotto acqua corrente, magari aggiungendo qualche goccia di limone all’ultimo risciacquo.
Se Anna le aggiunge alle sue meravigliose insalate e gli esperti ne fanno pappine per la bellezza, anche io, Lara, ho per voi una squisita ricetta…semplice, semplice, senza pretese, legata ai ricordi di una bimba: passate una bella giornata d’aprile, o maggio, all’aperto, magari in bicicletta, e, se avete la possibilità, cercate delle fragoline di bosco, o compratele scegliendo le piu’ piccole e profumate che possiate trovare; poi conditele con un pochino di zucchero e del limone o, ancora meglio, con un goccio di sciroppo d’amarena e lasciatele riposare un paio d’ore almeno. Nel frattempo procuratevi del gelato, meglio fior di latte, ma che sia artigianale e buono. Circondatevi di bambini, o amici, o famiglia e, nel tardo pomeriggio, consumate almeno una pallina di gelato cosparsa delle vostre fragoline e, soprattutto, del loro succo…è un toccasana, uno di quei momenti che fanno bene e s’imprimono nella memoria. A proposito, sapevate che, sempre con le fragole, si prepara la tisana della memoria, da bere ogni sera per cicli di ventun giorni (con riposo di quattro)? Come si fa? Presto detto, aggiungendo a 5 grammi di foglie di fragola selvatica lo stesso quantitativo di: basilico, malva, millefoglie, serpillo e menta. Mai provata personalmente, al piu’ presto sperimenterò, una cosa la so, però, quando mangio le fragole i miei ricordi si muovono, si svegliano per arrivare a giorni allegri, fatti di giochi e domeniche in bicicletta lungo i navigli e la piu’ campagnola periferia milanese. E’ come se si aprisse uno scrigno fatto del vociare di un gruppetto di bambini e il sorriso rassicurante della loro mamma, o quello bonario del papà. Quindi un consiglio…mangiate le fragole, magari con il gelato!